Correre è affrontare problemi della vita

Correre non è solo mettere un piede dopo l’altro per un tempo quanto più lungo possibile.
Correre è anche avere la capacità di adattamento davanti alle incertezze della strada, della testa e del destino.

Quando corri parli con te stesso, sei concentrato e ti convinci di ciò che puoi fare, combatti la vocina che ti dice “sono stanco fermati” e ciononostante tu vai avanti senza dargli retta.

Al pari di quando nella vita arriva una rogna di quelle che non ti fanno dormire e tu reagisci, la analizzi e la rimetti al suo posto e fai di tutto per superarla.

Perchè correre è una soddisfazione personale bellissima ottenuta attraverso il superamento di ostacoli semplici e complessi nel contempo, è raggiungere obiettivi di allenamento con i miglioramenti personale che ti può portare a una grande gioia.

Correre scatena quel senso di euforia che vivi solo durante o dopo una gara producendo quintali di endorfine.

Correre all’aperto permette di connettersi con l’ambiente circostante, apprezzando la bellezza della natura e godendo dell’aria fresca e del paesaggio.

Molte persone trovano nella corsa un momento di tranquillità e di pace interiore, permette di svuotare la mente dalle preoccupazioni quotidiane e vivere il momento presente.

Dona una sensazione di libertà e indipendenza, permettendoci di esplorare nuovi luoghi e superare i nostri limiti.

La corsa crea un senso di appartenenza a una comunità, consente ai corridori di condividere esperienze, incoraggiarsi reciprocamente e sentirsi parte di un gruppo unito.

Corri e molte aspetti della vita avranno un sapore diverso e unico.

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso