Correre per vedere meglio la città

Correre cambia lo sguardo. Lo diciamo da sempre. È un’attività che ti sposta sul margine delle cose, ti rallenta pur nella sua velocità, ti obbliga a guardare, ad ascoltare, a cogliere dettagli che la routine spesso cancella. Il mondo, quando corri, ti appare acceso, più vero. E Roma, in questo, sa sorprendere ancora.

Ieri mattina abbiamo corso lungo la riva sdel Tevere, nel tratto in cui l’Aniene si getta nel fiume maggiore, sotto l’imponente arteria di via dei Campi Sportivi. Ed è lì che abbiamo scoperto — o meglio, riscoperto — un luogo restituito alla città e ai suoi cittadini: i Prati dell’Acqua Acetosa.

Parco d’Affaccio Prati di Acqua Acetosa
Parco d’Affaccio Prati di Acqua Acetosa

Questo parco urbano si estende per 8,5 ettari nel territorio del Municipio II, tra il ponte della ferrovia Roma-Civita Castellana e quello di Tor di Quinto. Un’area una volta inaccessibile, oscurata da incuria e da anni di abbandono, oggi completamente riqualificata con un investimento pubblico di circa 2 milioni di euro.

Il risultato è un nuovo spazio verde che si apre alla fruizione lenta: un percorso pedonale lungo il fiume, cinque terrazze affacciate sulla natura per l’osservazione della biodiversità, e una pista ciclabile che collega il parco al sottopasso e al vicino parcheggio. Una vera oasi metropolitana, frutto di un articolato lavoro di bonifica e rinaturalizzazione.

Parco d’Affaccio Prati di Acqua Acetosa
Parco d’Affaccio Prati di Acqua Acetosa

 

I numeri parlano da soli: più di 3.950 tonnellate di rifiuti inerti rimosse, oltre 590 tonnellate di rifiuti indifferenziati, quasi 150 tonnellate di materiali ingombranti, metalli e guaine eliminate. A questi dati si affiancano gli interventi di piantumazione: circa 2.000 arbusti, 100 nuovi alberi (di cui 45 già messi a dimora), e un’opera di rigenerazione del suolo nelle aree più compromesse.

Il parco prende così vita, si apre come una pagina verde nel tessuto urbano. E chi corre — o semplicemente cammina — può vederlo in una luce nuova: quella della rinascita, della cura, della riscoperta di spazi comuni. Correre, in fondo, è anche questo: un modo per riconnettersi con la città e con se stessi, passo dopo passo.

Prati di Acqua Acetosa

 

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso