Questa è la storia di una cara amica. Una donna che dallo sport ha preso il meglio, e grazie al quale ha imparato a volersi bene e a volerne a chi le corre accanto.
Angelina è una ragazza che ha capito che il tempo lo puoi ingannare solo se cambi il punto di vista sui fatti della vita, mettendoti sul lato positivo della strada.
E’ la compagna ideale che vorresti avere in squadra. Autonoma, pratica e generosa.
Ormai è più di un anno che corriamo insieme. Abbiamo formato un piccolo gruppo di amici che la mattina all’alba fila veloce tra le strade di Roma nord e lei c’è sempre anche quando non dovrebbe perché in tabella aveva “riposo”.
Ti sorprende sempre quando apre capitoli della sua vita che mai immagineresti.
In 56 anni portati alla grande dentro c’è una famiglia con due figli bellissimi. Mille esperienze sportive e di lavoro e sopra a tutto una forte passione in tutto ciò che ha fatto e continua a reinventare.
Il desiderio di partecipazione è la forza trainante che la porta a correre in tutto il mondo. Berlino, Londra, New York, Chicago.
Si sa far del bene Angelina con una carica atletica che fa invidia. L’amore per i bei vestiti e i completi da runner che compra in tutto il mondo, colorano i nostri allenameti a ogni ora del giorno.
Ha una abilità innata in cucina, le sue torte a fine allenamento ormai sono la migliore ricompensa alle fatiche in squadra.
Parliamo così tanto in allenamento che ormai ci diciamo anche dove fare la migliore spesa per le cose di tutti i giorni.
Ci sfoghiamo per le insicurezze davanti a genitori ormai anziani e non più autosufficienti e di figli che crescono in un mondo che cambia troppo in fretta.
Ma soprattutto c’è quel senso di amicizia che non chiede nulla in cambio e che se lo capisci può solo farti del bene.
Angelina è diretta e leale come la fatica e come dovrebbe essere chi fa sport. Fermarsi alle apparenze è mancare di rispetto alla storia di una persona.
Ce lo diciamo spesso quando corriamo insieme “ognuno nelle sue scarpe ha le sue vicende privata” e dobbiamo portarne rispetto sempre, stando più vicini in tutto ciò che facciamo perché solo così possiamo imparare dai nostri errori e non solo.
In bocca a lupo per Berlino e il gruppetto ti aspetta sempe alla nostra ora.
Marco Raffaelli