Ai miei allenamenti non ci rinuncio per nulla al mondo…o quasi

La difficoltà maggiore sarebbe stata convincerla a saltare la seduta di allenamento in vasca del pomeriggio, a cui non avrebbe rinunciato per nulla al mondo, quasi nulla…

Il Frecciarossa per Milano delle 15.00 ci avrebbe condotti esattamente all’unico quasi che una 15 enne innamorata del cloro avrebbe voluto vivere.

Ma faccio un passo indietro.

La telefonata è arrivata ieri mattina di buon ora mentre ero in tangenziale e stavo andando a lavoro. Al telefono quel tesoro di Fabio Lalli che mi fa “come sei messo per xfactor stasera?  ho due biglietti per la finale  a Milano, ti va di andare?”

Questi sono i momenti in cui le priorità escono dallo schema e disegnano un presente multicolore dove con due click puoi cambiare tutto: sistemi il lavoro, compri biglietti, prenoti cose, allerti amici a Milano e, ovviamente, mandi un sms a scuola per dirle “oggi non vai a nuoto.

Ma la cosa più bella è che nel frattempo, mentre raccontavo cosa stava per accadere agli amici, si percepiva l’emozione che l’idea stava generando e non solo a me.

Perché di fatto in questa fuga c’erano tutte le volte che da giovanissimi avevamo vissuto una sorpresa attesa da anni.

Perché oggi i mezzi ci permettono di fare più cose e i figli basta ascoltarli per capirli e non solo parlarci.

Poi c’e stato tutto un mondo in poche ore. Le foto al Duomo e il cappuccino a Starbucks Reserve Roastery, la metro e quella busta al Forum a nome Raffaelli che alzava il sipario sulla finale di XFACTOR 2018.

Tutto quello che è successo dopo è stato semplice e incredibilmente acceso e io, nel frattempo, mi sono completamente rincoglionito, seguendo tutto quello che c’era da fare a 15 anni.

Così abbiamo vissuto una realtà aumentata tra Facebook, Instagram, Twitter, whatsapp, Messenger, dirette, storie, post, telefonate e mille risate con il gruppo d’ascolto del secondo anello che ha fatto sentire decisamente la sua vicinanza. 

Ecco questo è stato vivere un evento mediatico e connesso con tutti i nodi della rete e delle emozioni.

Infine restano le canzoni cantate a squarciagola e quel rap arrabbiato ma con intelligenza di Marco Anastasio che ha avuto una folla che saltava all’unisono fino a spaccare i marmi e un forum sgretolarsi e cadere in coriandoli sopra una marea di giovani e in mezzo due come noi che hanno vissuto 

“la serata più figa degli ultimi 15 anni, grazie papà

 

Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso