L’Appia Run è giunta alla sua 21a edizione e si correrà il prossimo 28 aprile. Organizzata da ACSI Italia Atletica e dell’ACSI Campidoglio Palatino è tra le gare su strada più belle in Italia.
13 chilometri immersi nella storia di Roma. Con partenza da via delle Terme di Caracalla, percorre i primi chilometri delle Regina Viarum, l’Appia Antica, la prima autostrada della storia, progettata nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco.
Si corre dentro il Parco della Caffarella, con le sue Ville romane e i Mausolei.
Il passaggio sotto Porta San Sebastiano (raffigurata nella bellissima medaglia di quest’anno) ti fa sentire un gladiatore e l’arrivo dentro lo stadio di atletica Nando Martellini, il più bello del mondo, ti fa essere un campione.
Abbiamo parlato con Roberto De Benedittis l’inventore della gara.
Roberto è il Presidente della ACSI Italia Atletica, e gli abbiamo chiesto di fare un’analisi di quanto costa organizzare una gara così impegnativa con 4961 arrivati nel 2018 tra competitiva e non.
Quest’anno la tassa d’iscrizione è fissata in 20,00 euro per la competitiva e non sui 13 km e 15,00 euro per la non competitiva di Km. 4.
Ma si sarebbe potuto spendere rispettivamente 15 e 10 euro se si fosse fatta l’iscrizione entro il 31 dicembre 2018.
Il costo è in linea con altre gare dalle caratteristiche simili. Per la 10 Km della WE RUN ROME sia competitiva che non competitiva la quota di iscrizione è fissata in € 15,00 fino al 16 settembre, € 20,00 dal 17 settembre al 30 dicembre.
Per la 5 km la quota di iscrizione è fissata in € 12,00 fino al 16 settembre, € 15,00 dal 17 settembre al 30 Dicembre.
DEE JAY TEN COMPETITIVA
La quota di partecipazione è di € 20,00 (venti euro) per tutti i partecipanti della 10 km
DEE JAY TEN NON COMPETITIVA
La quota di iscrizione sarà di 18,00€ per tutti i partecipanti alla 10km e alla 5 km e di 10,00€ per i bambini fino ai 12 anni.
Lo scorso anno all’Appia Run vennero premiate 37 società per un totale di 8400 euro! (1,20 a partecipante se saranno 7000 iscritti…). La We Run Roma aveva una montepremi squadre di 2.750,00 euro e nessuno la Deejay Ten.
Le medaglie sono costate €12.529,00 che se divise per 7000 (a 1,78 a partecipante)
Nel pacco gara ci sarà la canottiera Mizuno, costo circa 4,79 a canottiera (sempre se saranno 7000 gli iscritti)
Servizio di chip al pettorale 8784 euro (1,25 a partecipante)
Poi ci sono gli allestimenti, € 16.836,00 che diviso 7.000 fanno € 2,40. Transenne, che il Comune non passa più! L’anno scorso sono costate 5870,46 (€ 0,83 a persona).
Poi c’è il personale, i ristori, l’acqua, l’amplificazione, la vigilanza, le ambulanze e i medici, le tassa comunali.
Solo per quello che è stato elencato, dalla quota massima di € 20,00 se tolti i 15.25 euro compresi i 3,00 al VIS quello che resta viene messo a disposizione di due realtà romane L’ACSI Italia Atletica, e l’ACSI Campidoglio Palatino che fanno fare atletica a centinaia di ragazzi e ragazze anche di alto livello, come la Dominici che domenica scorsa ha vinto il titolo italiano della 20 km ed ha ottenuto il minimo per Doha e per Tokyo.
Organizzare una gara ha costi di cui a volte non abbiamo la misura. La formula di prezzo pari a 1 euro a chilometro non regge più da tempo.
Gli organizzatori non sono benefattori, hanno fattori di produzione da remunerare, e margini da dover reinvestire nella gara dell’anno dopo o in attività di formazione e sportive in generale.
Resta il fatto che abbiamo ancora un potere enorme che il mercato ci riconosce che è la libertà di decidere cosa comprare.
Così, se una gara costa troppo o non rispetta i criteri di sicurezza in strada e di ristori sufficienti, evidenziamo le irregolarità, selezioniamo le manifestazioni che non vogliono migliorare e passiamo al prossimo traguardo.
Nel frattempo buona Appia Run a tutti.
Marco Raffaelli