La gente pensa che chi corre sia un pazzo, uno che la mattina invece di dormire, corre. Non conosce stagioni, orari, albe, mezzogiorni, pomeriggi, piogge, sole vento, tramontane, scirocchi e tramonti. Uno che corre ovunque e trova il tempo per farlo.
Pazzo, che a pensarci bene per me è un complimento, mi offenderei se non me lo dicessero.
Poi ci sono le domeniche, i giorni in cui potresti dormire e alzarti tardi e invece… :” ci vediamo domenica?”
Ci alleniamo in gruppo, si corre, si gareggia, si ride, ci si conosce meglio, si condivide una passione che per noi folli è aria, è libertà.
Ed eccoci qui tutti schierati per vivere insieme ancora un viaggio: la nostra Corsa di Miguel,
La ventesima edizione, ed oggi, più che mai è festa. Abbiamo deciso che correremo in gruppo, lasceremo i tempi ed il cronometro ai campioni, il tempo oggi per noi è solo un orologio fermo al momento in cui siamo usciti da casa questa mattina.
Vogliamo condividere l’entrata trionfale allo Stadio come fanno i calciatori quando scendono in campo, tutti insieme, perché lo sport è gioia e condivisione e non solo un traguardo da raggiungere alla spasmodica velocità della luce ( si magari ti piacerebbe!)
Siamo partiti, insieme, mentre una “gnagnarella” (così si dice a Roma quando piove di fino) ci accompagna fino a metà percorso.
Roma è ancora mezza addormentata in strada quando piove non c’è nessuno, ci sono solo le macchine e il rumore dei tergicristalli che tengono il ritmo, ed è musica, si è musica anche quella e poi ci siamo noi, un fiume di anime, i folli che se ci guardi bene sembra di somigliarci tutti.
Ci brillano gli occhi, la luce che hanno è per tutti la stessa. Si alza una serranda e da lontano i primi odori di caffè, odore di colazione e buongiorno Roma! penso io…
A passi alternati, vai avanti poi torni indietro, ricompatti il gruppo, fai qualche allungo e ridi, la gara forse la faccio domani o dopodomani, ma si me va.
Oggi è così a passo alterno, regolato dal battito di tutti gli amici, di quello condiviso e sentito per tutto il percorso fino all’ultimo chilometro mentre incoraggiavamo una signora evidentemente stanca, mentre aspettavamo Valentina, mentre leggevo l’emozione di tutti negli occhi, perché l’entrata allo Stadio fa sempre un certo effetto
E così, mentre speravo che mio fratello arrivasse in fretta, mentre trattenevo le lacrime, mentre urlavo per un altro traguardo raggiunto… mi sentivo felicemente folle…
In fine ci ho pensato, ci ho pensato più volte ma non ci posso fare niente:
Io sono una runner e sarei una pazza se non dicessi più: “ci vediamo domenica?”…
Dominga Scalisi
le foto della Corsa di miguel sono tutto su fotoincorsa.com