Sulla Maratombola abbiamo scritto tanto, anche di Mauro Firmani e della sua volontà inarrestabile di creare una delle manifestazioni più belle e sentite nel panorama podistico italiano.
Ma abbiamo anche scritto che ce l’hanno messa tutta per rovinarla, ma questa è un’altra storia.
Ciò che più ci preme sottolineare è la bellezza di una gara che ha dentro un milione di maratone tante quante sono quelle corse dagli amici della maratombola che ogni anno accorrono da tutta italia pur di esserci.
La sensazione che da 5 anni si respira è di puro divertimento, senza nevrosi, manie di protagonismo e competizione.
Mauro insieme ai suoi amici ha saputo infondere serietà e competenza, fiducia e onestà. Lo conosciamo da tanti anni e crediamo, senza ombra di dubbio, che sia la persona più corretta e intransigente nel nostro mondo sportivo e non solo.
Ha dato spazio a tutti, difeso il lavoro altrui, protetto posizioni assurde in nome di quella parola unica ed essenziale che è l’amicizia.
Tutte le persone che ieri erano alla maratombola hanno capito lo spirito che alberga nella Marathon Truppen.
Beppe Bizzarri, Stefano Rodo, Roberto Loche e Roberto Tognalini, in un anno di preparazione hanno capito che questa era una edizione diversa e non si sono posti domande, si sono semplicemente rimboccati le maniche per difendere un “prodotto” unico e inimitabile proprio come un buon abito di sartoria.
Noi che abbiamo corso per un pezzo o per tutta la gara eravamo protetti da quella forza trainante dell’organizzazione, figlia del rispetto e dell’onestà che alberga alla Maratombola
E non ci dimentichiamo mai che anche nella peggior crisi in maratona se smetti di correre o quando cammini nel bel mezzo di una tempesta tieni bene la testa in alto e non aver paura del buio alla fine della tempesta, c’è un cielo d’oro…
and you’ll never walk alone
Grazie a tutta la Marathon Truppen
Per le foto grazie a Roberto Dalmazi.
Sono disponibili su www.fotoincorsa.it
