Ci sono quelli che corrono per stare bene e che a volte lo fanno per far star meglio chi soffre, questo è stato il senso della staffetta 8 x 20 BNL per Telethon corsa ieri allo Stadio delle Terme di Caracalla.
Una manifestazione dove in 20 minuti dai tutto quello che hai per far girare una ruota che porterà sostegno alla FONDAZIONE TELETHON per la ricerca scientifica per la cura delle malattie genetiche.
Ho corso con una delle due squadre composte dai ragazzi che lavorano per l’azienda IQUII che da anni è tra gli sponsor della staffetta di BNL per Telethon.
IQUII è una Digital Consulting Company che fa cose che usiamo tutti i giorni con i nostri smartphone, realizzano soluzioni digitali, unendo tecnologia e comunicazione.
Oltre al fatto che nel mondo dello sport loro ci sono e fanno cose fichissime tipo queste, ma nel mondo del running in particolare, che c’entrano esattamente?
I ragazzi di IQUII, tranne pochissimi di loro, non sono runner evoluti, e partecipano a poche manifestazioni ma sulle gambe hanno una sfrontata giovinezza e tanta curiosità.
Sono lo specchio del mondo che cambia, di chi sa far correre i files nei data base e trovano soluzioni semplici a problemi complessi. Di chi usa i social per raccontare successi imprenditoriali e fuggono dalle nevrosi dei nostri tempi.
Oggi il loro lavoro è il futuro nelle nostre mani. Perché grazie a quelle ore trascorse tra applicativi e grafiche innovative creano prodotti che ci fanno vivere meglio ogni giorno nelle nostre mille attività.
Io da sempre sostengo che ogni volta che vai a correre hai il tempo di mettere in fila i problemi, e ad ogni chilometro non troverai la soluzione ma ti ci sarai avvicinato tanto da vederla.
Perché se è vero che correre è saper guardare più avanti, è avere la pazienza di aspettare per arrivare fino in fondo prima di tutti o più avanti di quando avresti voluto fermarti.
Con lo stesso senso di responsabilità e preparazione ci sono realtà professionali che muovo le idee più veloci di altri e vedono dove possono arrivare con più consapevolezza, rispettando il proprio passo e quello dei competitors.
La prossima volta che aprite un app del vostro telefono, per andare a correre o vedere i vostri risultati agonistici, pensate a quanti ragazzi come loro ci sono dietro le nostre domande nei digital store.
Pensate a quante corse all’alba sono servite per guardare più avanti e trovare l’unica soluzione per un problema che era di tutti.
Perché in fondo, per arrivare ad un traguardo, in ogni campo della nostra vita, ci vuole tanto lavoro, impegno e sacrificio, le stesse cose che mettiamo su ogni chilometro di fatica che sia stato per un allenamento o di una maratona
Grazie ragazzi.
Marco Raffaelli