Le Storie di StorieCorrenti

Quello che segue è il resoconto dell’ultima riunione dell’Editorial Board di StorieCorrenti. I nomi sono stati resi anonimi, per rispettare la riservatezza.

Apre la riunione M.C. facendo presente come la maggior parte dei redattori lamenta di non poter più andare a correre come prima perché sommersa dai numerosi articoli che pervengono da ogni dove (anche durante le agognate ferie estive). Occorre verificarli, trovare le foto, fare attenzione che non si infranga la legge ed altre amenità del genere.

Da.S., aggiunge, a completamento, che – oltre a quanto riferito – si sta creando una certa “ridondanza”: le tematiche stanno giungendo a saturazione e, nel giro di pochi mesi, le novità saranno troppo poche per mantenere la redditività conquistata con l’impegno di questi anni.

D.S., CdA ed L.S. avanzano una proposta. Considerato quanto rappresentato nei precedenti interventi ritengono che possa essere profittevole l’impiego di una intelligenza artificiale. ChatGPT, nell’attuale versione 4.o, consente facilmente di impostare una produzione di articoli efficace. Il sistema terrà conto di tutto quello che viene prodotto in rete sui temi di StorieCorrenti (e dei competitors, il che non guasta), dopodiché è in grado di produrre articoli imitando perfettamente lo stile di ciascuno degli “autori”, nonché di individuare (o creare, se necessario), le giuste foto a corredo.

E.C., B.B. e M.P., esprimono parere nettamente contrario, perché ciò significherebbe lo scioglimento del sodalizio non essendo più necessario il lavoro svolto fin qui. C.F., fa presente che ha smesso di correre proprio per seguire il sito.

C.S. vorrebbe chiarire il tema a beneficio di tutti. Anzitutto richiama l’attenzione sul fatto che l’utilizzo dell’IA va resa conoscibile ai lettori, il che significa che i nostri interlocutori fidelizzati potrebbero non gradire affatto che, dall’altra parte, non ci siano “vere” persone ma un semplice simulacro. Questo, però, è il minore dei profili critici. ChatGPT, nel diventare l’Autore degli Autori, è carente della parte più importante della narrazione.

La narrazione, di fatti e di eventi, non è una mera riproduzione ma nasce perché l’uomo è stato spinto dalle passioni e dalle vicende proprie del genere umano. Lo scrivere è, prima di tutto, un “fatto” umano in cui ci sono le passioni, le esperienze, i successi, gli insuccessi, etc. La narrazione è sempre autobiografica perché al suo interno c’è l’espressione del suo autore. Questa verità è provata dalla difficoltà nella traduzione di testi (in specie, le poesie) da una lingua ad un’altra, per via delle differenze culturali, ovvero dell’oggettiva impossibilità di rendere pienamente “la stessa cosa” che l’autore intende(va) comunicare.

L’IA tenderà, per forza di cose, verso un appiattimento perché, nel suo back-office culturale, c’è l’imitazione e non la realtà. In ogni caso, quando un essere umano “inventa”, dietro c’è comunque “lui stesso”, con tutto quello che ciò comporta.

Gli articoli su StorieCorrenti – conclude C.S. – belli o brutti, giusti o sbagliati che possano essere sono collegati al “sentire” di una persona, al suo “filtro culturale”, emotivo, etc., soprattutto quando racconta una propria esperienza.

M.C., ringraziata C.S., ritiene che non sia necessario sottoporre la decisione ai voti. Che le Storie restino Correnti. E umane.

 

[Riferimento: M. Crippa, G. Girgenti, Umano, poco umano. Esercizi spirituali contro l’intelligenza artificiale, Milano, 2024, p. 149 ss.; U. Eco, Dire quasi la stessa cosa. Esperienze di traduzione, Milano, 2003]

Mr Farronato
Mr. Farronato Podista e scrittore. La corsa mi serve per superare i limiti dell’ordinario mentre, scrivendo, supero quelli dello straordinario. Potete trovarmi – sotto falso nome – nelle gare della nostra bella capitale e, soprattutto, alle maratone. La corsa è la soglia del crepuscolo che si affaccia su un mondo diverso.