Diciamo da sempre che Roma è una città difficile, complicata sotto molti punti di vista, da quello sociale e ammnistrativo, passando per di una quotidianità di mezzi e strade ai limiti della vivibilità.
Una situazione faticosa per noi che abbiamo tutte le possibilità, lo è anche di più per chi non ha la libertà fisica e mentale di poter essere, a pieno, un cittadino attivo.
Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità, una ricorrenza istituita nel 1981 e che da allora ha lo scopo di promuovere la conoscenza sui temi della disabilità, garantire nuove forme di inclusione eliminando emarginazione e violenza.
Quale miglior giorno per partecipare al “Ti Porto al PArCo”, un progetto di visite guidate inclusive gratuite dell’area archeologica del Foro Romano e del Palatino per le persone a mobilità ridotta grazie all’utilizzo di apposite carrozzine fuoristrada, le joëlette.
Il Parco Archeologico del Colosseo comprende gli straordinari complessi antichi facenti parte dell’area archeologica centrale, ovvero Colosseo, Foro Romano e Palatino.
Il progetto è organizzato in collaborazione con Fondazione Tetrabondi Onlus, SOD ITALIA APS e Radici APS.
Abbiamo trascorso una mattinata bellissima in cui le delusioni di Roma, le abbiamo messe da parte, le fatiche quotidiane sono state accantonate e sostituite con arte e storia della Città eterna.
Tra i tesori della Roma antica c’era il meglio di una cittadinanza attiva, una rete di volontari che si sono messi in azione rendendo fruibile uno dei luoghi più importanti della storia mondiale.
Eravamo con una bravissima guida ufficiale del PArCo, che ci ha parlato per quasi tre ore, un tempo che sarebbe potuto durare il doppio senza stancarci mai.
Sulla nostra joëlette c’era Roberta una ragazza bellissima di cuore e d’animo che, senza essere mai salita sopra a una delle carrozzine speciali, si è fidata e affidata ai portatori che tra i mattoni di basalto della via Sacra del Foro Romano, arrivando sotto il tempio di Saturno e dall’altra parte sotto l’arco di Tito si è fatta trasportare in un viaggio della storia che altrimenti non avrebbe vissuto in pieno.
È stato entusiasmante condividere la cultura e la socializzazione oltre ogni barriera.
In questi momenti si comprende che potenziale ha la nostra città, oltre le graduatorie di concorsi internazionali per expo da mille e una notte, oltre le fatiche di cantieri infiniti, abbiamo un potenziale, proprio sotto casa, ogni giorno.
Non è mai stato capito come lo si potrebbe sfruttare al meglio, ma è forse, dopo una giornata come oggi è un po’ più chiaro che a rendere una città a misura d’uomo e donna, abili e disabili siamo tutti noi, impegnandoci, con poco, per fare una bella differenza, anche grazie a una politica amministrativa che sia sempre in ascolto.