Durante le vacanze ci piace usare il tempo a nostro favore. Stabilire come e dove andare e, soprattutto, cosa non fare.
Durante le settimane dedicate allo stacco dal lavoro le giornate accendono angoli nuovi da impegnare.
Lettura, cibo, arte, divano, spiaggia. Quante cose si possono fare?
Per noi, che lo sport è un fedele compagno di vita, non è sempre facile staccare dalla routine dell’allenamento. Eppure, come sostiene Simone Cellini:
Il periodo di transizione è come una dolce discesa, che ti permette di rifiatare e prendere la rincorsa per una salita ancora più alta.
Credo di aver sfruttato al meglio questo declivio durante le mie vacanze. Ora, per risalire la cima di una performance accettabile, sto correndo senza pensarci molto, insomma testa bassa e correre per ora è il metodo che preferisco.
Il bello delle vacanze estive sta proprio nel saper andare oltre le regole quotidiane, uscire da quell’incastro “corro e sto bene” e impegnarsi in un adagio che pone al centro il benessere nonostante io non voglia correre tutti i giorni.