Se state pensando di spingervi oltre e provare a cimentarvi in altre discipline sportive, la storia che vi stiamo per raccontare fa al caso vostro.
Lui è Gianluca Calfapietra, un atleta e un professionista. Vice Presidente Fitri e Presidente della Forhans Team.
Gianluca è un impenditore dello sport che organizza gare di triathlon e di running con uno standard di qualità altissimo.
Inizia in acqua la sua storia sportiva, nuotava con Ivo Ferretti e Bibi Battistelli. Ha praticato molti anni di nuoto, a 14 anni inizia correre nella preparazione invernale, e il suo allenatore che veniva dal Pentathlon lo fa innamorare anche della corsa.
Da quel momento partecipa alle campestri e al mille dei campionati studenteschi e arrivano le finali correndo e nuotando contemporaneamente.
Ma è Gianluca stesso che ci racconta come è cresciuto facendo sempre tanto sport
Verso i 18 anni, un po’ stufo del nuoto, provai a dedicarmi solo all’atletica. Feci qualche anno con la mitica Agip Petroli, società che negli anni 90 radunava tantissimi atleti.
Arrivò anche per me il periodo del servizio di leva – che svolsi come Ufficiale, naturalmente con indirizzo Centro Sportivo Esercito, ma nel primo anno mi fecero provare il Pentathlon Militare ( disciplina oggi simile alle Spartan Race….) correvo e nuotavo bene per un atleta di multidisciplina quindi gli amici della caserma mi convinsero a provare il Triathlon “ tanto basta che vai un po’ in bici ed è fatta…”
Iniziai la mia prima gara di Triathlon a Maggio 1995, a Settembre fece le Olimpiadi Militari e mi convocarono in Nazionale di Triathlon Olimpico . Iniziò così un quadriennio 1996- 2000, dove ero inserito nei P.O. per le Olimpiadi di Sidney 2000 eravamo in 5 atleti a contenderci il posto, ma purtroppo non sono riuscito ad arrivare a quel traguardo.
Dopo il 2000 mi spostai su la lunga distanza sempre nella rosa della Nazionale e partecipai a gare Internazionale , ma non riuscii mai ad esprimermi bene su queste distanze. Contemporaneamente, soprattutto nella parte invernale, partecipavo a gare di corsa. La mia prima Roma-Ostia la feci nel 1996 e per curiosità feci la mia prima Maratona (Roma ) a soli 39 anni, avevo bisogno di stimoli nuovi!
Gli atleti che praticano triathlon vengono considerati da alcuni come una specie di supereroi dai fisici quasi perfetti che non faticano affatto la domanda che sorge quasi spontanea è: dove e quando si riesce a trovare il tempo per potersi allenare nel senso si riesce ad avere anche una vita normale parallela? Quali sono le distanze che si devono percorrere?
Sicuramente li considero dei supereroi solo per il fatto di gestire il tempo tra lavoro, famiglia e altro, parlo naturalmente di Amatori.
Un triatleta professionista svolge dai 3 ai 4 allenamenti al giorno tutti i giorni cosa che ho fatto per almeno 10 anni.
Consiglio a tutti di porsi degli obiettivi di base quindi puntare a distanze triathlon sprint\Olimpico 750\1500 nuoto 20\40 bici e 5\10 corsa che già mi sembra abbastanza per chi inizia.
Anche nel triathlon c’è la “moda “ come nella corsa di chi inizia e sogna la Maratona…..c’è gente che si prefigge di partecipare ad un mezzo ironman (1.900 + 90 bici + 21 corsa ) in meno di 3 mesi….se non si rompono fisicamente magari ci riescono…ma poi dopo qualche anno smettono, io sono della vecchia guardia : fare degli step in progressione aumentando il carico.
Come gruppo di lavoro e come organizzatori ci si basa più sui numeri o sulla qualità di una buona riuscita organizzativa? Parlaci del tuo gruppo di lavoro.
I numeri e la partecipazione sono uno dei dati più importanti dell’evento, ma di certo non sono tutto. Conosciamo tutti gare che per qualche arcano motivo fanno registrare tanti atleti ma che sono organizzate malissimo….e soprattutto non è molto curato l’aspetto sicurezza!
Un evento che è ben organizzato sotto tutti i punti di vista con studio e lavoro attento , ha le carte in regola per fare un percorso di crescita.
Nel 2003 , spinto dalla curiosità di un atleta che aveva sempre partecipato alle gare, decisi di passare dall’altra parte della staccionata e organizzai la mia prima gara : il Duathlon Sprint di Formello.
Fu un lavoro struggente, eravamo pochi e mal organizzati, ma quanta soddisfazione!! Da li capii che la cosa mi interessava e il mio gruppo inizió un percorso. Dal 2004 strutturammo un circuito di eventi il Forhans Cup con gare di triathlon e duathlon che oggi è il circuito più longevo d’italia!
Gli eventi di running vennero dopo nel 2008 (con la Mezza del Lago di Vico ) insieme alle Granfondo di Ciclismo su strada. A distanza di 16 anni il mio gruppo FORHANS TEAM ha organizzato più di 250 eventi in tutta Italia di triathlon, running, ciclismo, nuoto e fa da service e sostegno a tante organizzazioni importanti ( La Corsa di Miguel, Deejay Ten, La Corsa dei Santi e tante altre ancora).
Dal punto di vista organizzativo come cambia l’organizzazione di un evento nel Running e nel triathlon. Dove ci sono maggiori problemi o vantaggi?
In generale l’evento di Triathlon è il più complesso : bisogna tener conto di tantissimi aspetti e complicazioni in ambienti diversi ( acqua terra ) , in confronto il running è come se l’organizzi “ col braccio fuori dal finestrino “ anche se nel running ci sono eventi molto impegnativi.
Pensi sia cambiato qualcosa nel corso degli anni se si sotto quale aspetto?
Il cambiamento è giornaliero è a mio avviso una forma di evoluzione. Oggi grazie o purtroppo ai social sei dentro ogni evento in tutti i momenti, però non facciamo l’errore di guardare solo quello che ci passano…bisogna guardare oltre, e bisogna farlo con un bagaglio di esperienza che purtroppo non tutti abbiamo…
Cosa rimpiangi del tuo passato?
Di base nulla rifarei tutto, nel bene e nel male in fondo sono quello che sono per il percorso e tutte le esperienze vissute.
Cosa ti aspetti per questo 2020?
Mi aspetto di poter iniziare a fare un lavoro più di qualità, ma c’è tanto ancora da fare , mai sentirsi arrivati!
Hai qualche sogno nel cassetto da realizzare sia come atleta che organizzatore?
Come atleta ormai ho solo la speranza di trovare il tempo per fare ancora qualche garetta, fare sport e partecipare alla gare a me ancora piace! Come organizzatore di sogni ne ho tanti nel cassetto non uso i pigiami da anni….
Pensi di aver lasciato qualcosa indietro e avere qualche rammarico per non essere riuscito in qualche impresa?
Sicuramente come atleta di non aver partecipato alle Olimpiadi di Sydney 2000 si può fare sempre meglio.
Ne siamo convinti anche noi.
Grazie Presidente
Dominga Scalisi