Miguel correva con le scarpe rotte, lungo un percorso di vari chilometri, mai stanco, concentrato, corre e declama i suoi versi di forza e resistenza a chi lo vuole emarginato.
Miguel, stanco e sudato, intravede il traguardo da lontano, viene arrestato e la sua corsa e la sua poesia mai più ascoltata.
Miguel corre corre, anche senza le scarpe e la poesia, corre nel cuore di ogni runner, cuore per non smettere di sperare in un mondo diverso, in un mondo dove l’unico traguardo non porta alla morte ma all’inclusione.
Miguel è un nome che sta bene a tutti, per tutti gli ultimi, indesiderati, per tutti gli scomodi, che correndo correndo uniscono sempre più persone, a una causa che coinvolge centinaia di migliaia di runner.
La corsa diventa il simbolo di coloro che lottano insieme perchè il vero traguardo e limite da abbattere è il pregiudizio e l’indifferenza che ci vuole vinti, servi di coloro che arrogantemente decidono chi deve vivere e chi deve morire.
La corse uniscono i popoli, azzerano le differenze, unisce i valori e si corre, sempre più persone per solidarietà ad un mondo che esclude. Lo sport include tutti, i colori delle bandiere, i colori della pelle, unisce chi ha ottiche diverse su cosa sia il significato di libertà.
Il traguardo lungo la maratona è duro da raggiungere, ogni Miguel deve dosare le forze, deve dosare i pensieri e concentrarsi a oltrepassare il traguardo.
Oltre quel traguardo c’è la libertà di essere così come si è, con le proprie differenze, senza essere nemici di un sistema, di dittature o di meccanismi politici.
Miguel e ogni Miguel corre con il cuore, con la fatica dei suoi muscoli per un traguardo per tutti, e per tutti i futuri Miguel.
Lungo il percorso non ci sono persone uguali ma ci sono scopi uguali e un motivo per correre uniti insieme verso la libertà.
Lo sport riesce a unire, a dare forza a messaggi, perchè il cuore della gente si unisce in un unico cuore che batte e che corre per ogni Miguel che corre.
Miguel corre in tutti i diversi, corre insieme alle differenze per abbattere il pregiudizio che la diversità è un limite da eliminare con la forza di uno stato polizia, che non ammette le diversità.
Ogni Miguel corre per la solidarietà per tutti i milioni di Miguel che non possono correre in libertà senza avere possibilità alcuna di attraversare il traguardo della libertà.
Il mondo dei runner e i valori sani dello sport unisce tutti , diviene un volano di promozione e valorizzazione di ogni diversità che corre, diviene un mezzo pacifico e altruistico per donare il proprio dissenso, a chi ci vuole schiavi di un potere politico e dittatoriale.
Ogni giorno c’è un motivo per unirsi a nuove cause e combatterle nella maniera più pacifista che c’è, trasformando una causa in un valore di solidarietà che unisce tutti e tutti insieme, quando varchiamo il traguardo.
Miguel ha vinto, quando ogni runner attraversa quella linea di confine che segna la fine, Miguel vola oltre.
Vola oltre il suo messaggio, vola di gamba in gamba, da chilometro a chilometro fino a essere il traguardo per tutti, vincere insieme contro le ingiustizie sociali, politiche ed economiche che non ci vuole runner ma pecore asservite a un sistema che omologa.