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Category Archive for: "SportAct"
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Come già abbiamo raccontato, in occasione della sessione di gare di giovedì dove venne dispuato il SuperG femminile, la OLYMPIA DELLE TOFANE è la pista dove si correrà anche la discesa libera femminile in programma per sabato 13 febbraio.
La partenza è fissata a 2.320 mt, l’arrivo a 1.560mt con una pendenza massima del 65%. Nei tratti più rapidi le ragazze arriveranno a toccare i 140 Km/h.
Più volte modificata, l’Olympia delle Tofane spinge Kristian Ghedina alla sua prima vittoria in Coppa, il 3 febbraio 1990. Oggi è pronta ad ospitare la discesa libera e il Super G femminile e lo Slalom Gigante di entrambe le categorie.
Stesso discorso vale per la discesa libera maschile che si disputerà sulla pista VERTIGINE.
La gemella dell’Olympia delle Tofane. VERTIGINE parte dal rifugio Pomedes, ma scende inizialmente dall’altro lato per poi ricongiungersi nel finale dove si disputeranno le gare di parallelo. Anche qui grandi pendenze, anche se leggermente più morbide rispetto ai picchi dell’Olympia.
La nuova pista è lunga oltre 2,5 kilometri per un dislivello di 805 metri con una pendenza media del 31,5 % e massima del 62%.
Dal calendario delle gare di Cortina 2021 oggi è previsto il Super G maschile e il femminile.
Il primo prenderà il via dal cancelletto a 2190 metri de la mitica VERTIGINE
É la prima e l’ultima, fra le piste della Tofana, ci racconta CORTINA 2021. Unisce tracciati diversi, raccorda storia ed emozioni. Da Pomedes si scende già negli anni Trenta, dopo la salita con le pelli o a bordo degli automezzi cingolati, lungo la strada che diverrà la Tofanina. Si svolta a sinistra, per il Canalone, oppure si scende diritti, fra i mughi. VERTIGINE Bianca è l’entusiasmante film sulle Olimpiadi 1956: il nome passa alla pista più difficile. Oggi cambia ancora, disegnata da una donna, abbraccia sinuosa tutto il fianco della Tofana. I primi test con i Campionati italiani 2019; la consacrazione con le gare veloci degli uomini, ai Mondiali 2021.
Lo Sci club Cortina organizza nel 1954 la prima gara di velocità sulla pista della Tofana, che si sta preparando per i VII Giochi olimpici invernali del 1956. E’ il primo trofeo “Ilio Colli”, dedicato al giovane ampezzano morto in gara, a Madesimo, il 22 febbraio 1953. La prima vittoria va al francese René Collet, seguito da Anton Sailer. Nel 1955 e 1957 vince l’asso di casa Bruno Alberti. In mezzo, nel 1956, l’oro olimpico è di Sailer. Si prosegue sino al 1965. Nel 1966 la pista è ritenuta troppo difficile e pericolosa, all’ultimo momento si opta per uno slalom gigante, lo stesso nel 1967. Dopo un anno di sospensione, nel 1969 la gara di Cortina entra nel circuito di Coppa del mondo, appena ideato. Più volte modificata, l’OLYMPIA delle Tofane spinge Kristian Ghedina alla sua prima vittoria in Coppa, il 3 febbraio 1990. Oggi è pronta per sorridere alle donne mondiali.
Al via i Mondiali di Cortina d’Ampezzo. IQUII e la sport digital transformation dello sci alpino: dalla strategia all’app per Cortina 2021
I Campionati del Mondo di sci alpino diventano digitali grazie all’App Cortina 2021 sviluppata da IQUII, Official Digital Provider di Fondazione Cortina e basata sulla piattaforma SportXP e sull’integrazione di Fanize, la loyalty platform. Integra flussi di dati dei partner per informare gli utenti ed è progettata per abilitare processi di fidelizzazione della fanbase, attraverso meccaniche di gamification.
L’app diventa un nodo nevralgico di tutto l’evento. L’integrazione di servizi da fonti diverse, in un sistema che lavora in sinergia, consente di accedere con immediatezza a diversi tipi di informazione e di godere l’evento sotto molteplici aspetti. All’interno sono state integrate funzionalità di streaming delle telecronache, strumenti per interagire direttamente con gli atleti in conferenza stampa, giochi per il coinvolgimento, spazi e attività per dare visibilità agli sponsor e un sistema di infomobilità in tempo reale che, raccogliendo i flussi di dati provenienti dalla situation room dedicata, mostra lo status delle navette del servizio pubblico e la loro posizione, condizioni meteo e traffico e, infine, informazioni rilevanti e aggiornate su diversi punti di interesse come colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, distributori e centri di assistenza sanitaria o anti-Covid e altri.
Il primo grande evento degli sport invernali al tempo del Coronavirus, punta all’utilizzo del digitale per consentire ai fan di assistere e sentirsi parte dei Mondiali.
L’applicazione sviluppata da IQUII, disponibile sia per dispositivi Android che iOs, diventa esempio concreto di un processo di digital transformation applicata allo sport, ed è l’ultimo tassello di un percorso.
Il sostegno a Fondazione Cortina 2021, è frutto di un progetto articolato in cui IQUII ha fornito un supporto trasversale, sia nello sviluppo dell’app che nell’ integrazione di dati e servizi sottostante, studiando l’esperienza utente e mettendo in atto la strategia di comunicazione.
In questo modo IQUII ha seguito l’avvicinamento all’evento internazionale, partito dal 2019 e che si svolgerà dall’8 al 21 febbraio 2021 a Cortina d’Ampezzo.
La creatività e la comprensione che il digitale e la tecnologia siano un essenziale elemento a supporto della relazione tra sport e fan, rappresentano il focus per coinvolgere gli appassionati di sci alpino e tutti coloro che seguiranno con interesse l’evento. I tifosi non potranno partecipare all’evento del FIS Alpine World Ski Championships 2021 ma potranno vivere il dietro le quinte delle gare, giorno dopo giorno, attraverso contenuti e percorsi distribuiti esclusivamente nell’app Cortina 2021 di IQUII:
Presente anche la possibilità di interagire nelle conferenze stampa post-gara: gli appassionati avranno la possibilità di assistere e inviare ai vincitori delle competizioni, attraverso la chatin app, le proprie domande, esattamente come dei veri e propri giornalisti sportivi.
L’app e tutte le attività progettate e declinate in essa, non solo aiuteranno i fan dello sci alpino a scoprire il territorio e le piste del comprensorio di Cortina d’Ampezzo, ma li renderà partecipi in ogni attività legata all’evento, vivendo anche da remoto l’emozione unica della Finish area e del tifo a bordo pista.
“la trasformazione digitale dello sport, un cambiamento al quale lo sport intero è chiamato a rispondere in particolare in un momento storico come questo, si concretizza in questo evento nel processo messo in opera per la Fondazione Cortina e per l’evento dei Mondiali di sci alpino che avranno inizio l’8 febbraio. Aver avuto l’occasione di strutturare tutto l’avvicinamento all’evento dal punto di vista digitale e tecnologico, attraverso le nostre soluzioni SportXP e Fanize e le nostre competenze per l’integrazione, lo sviluppo, il design e la strategia digital, supportando la Fondazione ci rende fieri e orgogliosi di far parte di questo momento storico per lo sport internazionale. Essere protagonisti oggi, in virtù dei tempi che stiamo vivendo, ci rassicura sul fatto che si può continuare a lavorare nello sport e per lo sport, creando processi innovativi, volti al miglior coinvolgimento possibile dei fan che non possono ancora essere presenti come spettatori di uno degli spettacoli più belli che il nostro Paese di fregia di poter organizzare e soprattutto di supporto ai brand che necessitano di nuove modalità per la valorizzazione delle sponsorizzazioni e degli investimenti”
Nella cornice di Cortina d’Ampezzo, dal 7 al 21 febbraio 2021, i campioni di sci provenienti da 70 nazioni si contenderanno i 13 titoli iridati di discesa, super G, gigante, slalom, combinata alpina, team parallel e, per la prima volta, di parallelo individuale.
Due settimane di gare maschili e femminili ed eventi che porteranno nell’ampezzano oltre 600 atleti, pronti ad aggiudicarsi i titoli mondiali in palio.
Insieme a loro circa 6.000 persone tra addetti ai lavori, volontari, tecnici, preparatori atletici, skimen e dirigenti.
Un evento di portata globale che coinvolgerà oltre 500 milioni di persone collegate in diretta televisiva da tutto il mondo, cui va a sommarsi la popolazione digitale attraverso i nuovi Media.
SPORT: veicolo di valori quali rispetto, impegno e lealtà, è il cuore dell’attività di Fondazione Cortina 2021, che si adopera nella promozione di una cultura educativa dello sport.
TERRITORIO: i Mondiali portano con sé opere di riqualificazione delle piste e delle infrastrutture, insieme a concrete opportunità di rinnovamento per alberghi e strutture del territorio, nel rispetto di tradizione e ambiente. Il lavoro di Fondazione Cortina 2021 è connotato da un nuovo modo di concepire la partnership, attraverso il coinvolgimento delle imprese locali, nazionali ed internazionali in un nuovo modo di fare rete.
GIOVANI: un duplice l’obiettivo quello di Fondazione Cortina 2021, quello di lasciare in eredità ai giovani un territorio riqualificato ed al territorio un gruppo di lavoro giovane, formatosi grazie all’esperienza mondiale.
EMOZIONI: la passione, l’entusiasmo, la gioia e tutte quelle emozioni che uniscono atleti e tifosi nel vivere una vita sana nel contesto outdoor.
Da marzo 2020 il mondo del Rugby ha dovuto interrompere, come tutti, la propria normale attività, in osservanza, prima ancora che delle regole governative, della salute del proprio movimento.
Se cercate nei libri la definizione del Rugby la troverete in “gioco sportivo di contatto” taluna si spinge all’uso del termine “combattimento”, parole queste che tutto ricordano tranne il “distanziamento”.
Come hanno affrontato quest’anno difficile i tecnici e i giocatori? in particolare coloro che vivono l’attività di base.
Per capire meglio ne abbiamo parlato con Daniele Pacini, Responsabile tecnico rugby di base della FIR – Federazione Italiana Rugby.
Daniele, da professionista del Rugby e appassionato di sport, cosa ti ha lasciato questo momento così difficile?
Per provare a spiegare cosa sta passando il rugby pensa a cosa è lo spirito profondo di questo gioco e ponilo in relazione a quanto accaduto nella vita di tutti i giorni.
Un’essenza che si trova nell’intrepretare parole chiave quali il rispetto, delle regole ad esempio, la responsabilità, di cittadini prima che di sportivi, il divertimento, che è sicuramente nel giocare ma anche nello stare anche soltanto assieme, e la comunità, ossia un insieme di persone che vivono il Club di Rugby non solo ed unicamente per una partita ed un risultato, ma per il piacere di contribuire ad un obiettivo comune.
Siamo da mesi come cittadini concentrati su un obbiettivo comune, fermare la pandemia; voi siete maestri davanti a nemici che vorrebbero conquistare il territorio. Come avete affrontato la battaglia contro un avversario invisibile?
La cultura e la resilienza, che il gioco ha connaturato in sé, hanno spinto tanti Club, la stragrande maggioranza sul territorio nazionale, a non mollare, a non chiudere in attesa del ritorno alla “normalità” nonostante le difficoltà. Così ai placcaggi ed alle mischie durante il lockdown si sono sostituiti gli allenamenti casalinghi che, tramite le varie piattaforme digitali, hanno coinvolto i giocatori e le giocatrici settimanalmente, arrivando persino, nei più piccoli, a vedere le mamme ed i papà accanto ai propri figli per tenersi in forma.
E la parte tattica della disciplina, gli allenatori e le altre figure che fanno vivere il mondo del rugby come si sono adeguate?
Gli allenatori, gli arbitri ed i dirigenti hanno continuato ad operare con riunioni di pianificazione e formazione, con instancabile capacità di adattamento al nuovo contesto.
La difficoltà vi ha unito più di quanto ti saresti aspettato?
Tutto questo ha permesso per mesi di tenere unita la comunità dei Club, la quale in tarda primavera si è riversata sui campi, con entusiasmo e voglia di ricominciare, seppure nella consapevole osservanza dei rigidi protocolli previsti. Ad oggi l’attività di base, quella non di alto livello, si svolge senza la possibilità del contatto.
Come è oggi la situazione sui campi di allenamento?
Se oggi vi affacciate ad osservare un allenamento di un Club di Rugby dell’attività di base, quella non di alto livello, troverete prima di tutto genitori ed appassionati che in qualità di volontari si sono trasformati in “misuratori” di temperatura corporea, in “compilatori di auto-dichiarazioni”, in “convogliatori” verso percorsi per evitare il contatto tra i vari gruppi squadra in entrata ed in uscita, e in “sensibilizzatori” nel ricordare ai più giovani l’uso della mascherina quando non nell’esercizio delle attività sportive.
Voi come allenatori riuscite a fare il massimo che potete?
Sul campo gli allenatori ai placcaggi ed alle mischie hanno sostituito gli esercizi individuali ed i giochi distanziati e senza contatto, alle partite del fine settimana le uscite di gruppo in bicicletta e le passeggiate, magari con il pranzo al sacco, per vedere una parte storica della propria città o una bel sito in natura.
Cosa manca a tutto questo mondo?
Ci mancano da morire il contatto, le partite ed il successivo terzo tempo, ma siamo sicuri che se interpretiamo fino a fondo la cultura e lo spirito del Rugby, ne usciremo più forti e più uniti di prima.
Noi ne siamo certi, uniti e fiduciosi che il rugby supererà anche questa partita e arriveremo a meta tutti insieme.
Marco Raffaelli
Il mondo dello sport, e delle palestre in particolare, è stato gravemente colpito dalle misure restrittive pensate per contenere il contagio da Covid-19. Sono centinaia i personal trainer che in questi mesi sono costretti a stare lontani dai loro atleti e dalle palestre. Per sostenere chi ha dedicato la propria vita al mondo del fitness in un momento così difficile e complicato HiPRO, brand di Danone che dal 2019 è al fianco di tutti gli sportivi, presenta HiPRO Supports Trainers.
HiPRO Supports Trainers è una palestra online pensata per dare visibilità e supportare i personal trainer che vogliono continuare a mantenere il contatto con la propria community di sportivi e trovare un nuovo pubblico di appassionati di fitness, nonché dedicarsi allo sport grazie al supporto delle tecnologie digitali.
Iscriversi a HiPRO Supports Trainers è semplicissimo basta accedere a questo link: supports-trainers.hipro-danone.it e seguire le istruzioni. Tutte le persone interessate a seguire gli allenamenti non dovranno formalizzare alcuna iscrizione, ma verranno indirizzate direttamente alla sezione dedicata ai video.
Una volta iscritti, i personal trainer potranno caricare i loro allenamenti e renderli disponibili a quanti desiderano tenersi in forma avendo a disposizione tantissimi workout realizzati da professionisti e pensati per essere svolti in spazi alternativi alla palestra.
Le lezioni dei personal trainer saranno disponibili sul canale YouTube di HiPRO e verrà data loro visibilità anche sugli altri canali social del brand.
“HiPRO è nato per sostenere gli sportivi e in un momento come questo è stato per noi spontaneo pensare a un’iniziativa che potesse aiutare i personal trainer e gli appassionati di fitness. HiPRO Supports Trainers, la nostra speciale palestra online, nasce dal desiderio di restare al fianco di chi ha dedicato l’intera esistenza al benessere e all’allenamento anche quando le circostanze storiche sembrano complicarsi. Siamo lieti di poter mettere a disposizione tutti i nostri canali per dare ai trainers la massima visibilità e far sì che tutti gli sportivi continuino ad allenarsi e a tenersi in forma”, spiega Maia Ottogalli, Marketing Manager di Danone.
Tra i tanti personal trainer che hanno aderito finora all’iniziativa anche Alice Mastriani, vero e proprio punto di riferimento del mondo del crossfit in Italia e Brand Ambassador di HiPRO: “HiPRO Supports Trainers è una bella opportunità che permette a tutti noi personal trainer certificati di fare community e continuare a tenere il contatto con i nostri atleti. La palestra digitale pensata da HiPRO dà grande visibilità alla nostra passione e ci consente di mettere a disposizione di tanti, in maniera totalmente gratuita, tutti i benefici dello sport. Soprattutto in questo momento così delicato per tutti, fare sport può essere un vero alleato per trascorrere dei momenti dedicati a noi stessi e al benessere e riuscire ad affrontare meglio la difficile prova di resistenza e pazienza che il virus ci ha presentato dallo scorso febbraio”.
Informazioni su HiPRO
HiPRO è il brand di Danone pensato per stare al fianco degli sportivi anche durante le sessioni di allenamento più impegnative. È presente sul mercato dal 2019 e si compone di tre referenze principali. Tre drink proteici privi di lattosio, con ridotto contenuto di zuccheri e grassi.
Google trend è uno strumento molto utile per capire cosa cerchiamo in rete. Analizza la popolarità delle principali ricerca nelle diverse nazioni e relative lingue.
La selezione degli argomenti è analizzabile durante un determinato periodo di tempo e utilizza grafici per confrontare il volume di ricerca.
I numeri rappresentano l’interesse rispetto al punto più alto del grafico in relazione alla regione e al periodo indicati. Il valore 100 indica la maggiore frequenza di ricerca del termine, 50 indica la metà delle ricerche.
Un punteggio pari a 0, invece, indica che non sono stati rilevati dati sufficienti per il termine. Read more »
“Siamo Enda, realizziamo scarpe per chi ama andare lontano, diventare più veloce e aiutare gli altri.”
Questo è il motto che racconta una storia di riscatto e voglia di emancipazione imprenditoriale del nuovo brand di scarpe da running nato e prodotto in Kenya.
I protagonisti sono Navalayo “Nava” Osembo e Weldon Kennedy una donna e un uomo diversi ma accomunati da uno spirito innovativo. Read more »
Si dice che Roma sia così grande da poter contenere intere città. Un mercato talmente vasto che per avviare un’attività commerciale ci si deve confrontare con tutte le leggi del mercato.
Eppure, nonostante i mille ostacoli quotidiani che la città a volte ci impone, c’è chi crede ancora che si possa fare un lavoro fatto bene, rispettando il lavoro di tutti.
E è bello sapere che prossimamante, anche grazie all’incontro con Alessandro Conti, esperto in biomeccanica e Tecnico Fitri, aprirà un secondo punto vendita.
Mai come in questo momento ci sentiamo vicini a chi rischia con le proprie risorse e idee imprenditoriali. Read more »
Le foto di chi fa sport non sono tutte uguali
Lo sport sui social network è raccontato in molti modi. I post sono spesso finalizzati a condividere una performance o a mettere in vetrina un prodotto, vale sia per i campioni e che per gli amatori come noi.
Siete mai andati e vedere cosa si nasconde sotto l’icona della lente del vostro profilo Instagram?
Non è un segreto, l’algoritmo del network alimenta la vostra bacheca con altri come voi, come noi, tutti impegnati a vario titolo a far girare il grande motore dello sport fotografato.
L’avete mai notata la differenza nei post tra quelli stranieri e quelli italiani?
I primi si fanno la foto “in azione” mentre stanno correndo, scattando, saltando, madidi di sudore.
Gli italiani la foto la fanno “posata” pre o post allenamento, con lo sfondo coreografico, la tuta asciutta, il capello a posto e il sorriso ammiccante di chi ce l’ha fatta come fosse una passeggiata…
Si potrebbe continuare anche leggendo nei forum dove si parla di sport, nei gruppi Facebook stranieri per capire le differenze esplorando comunità americane, sudamericane, giapponesi, nord europee…
Da parte nostra la testimonianza è ribaltata sulla schermata dei dati quasi a voler tacitare una diffidenza di fondo verso i risultati altrui, il chilometraggio sparato in faccia rappresenta la sentenza inappellabile del lavoro svolto.
Al diavolo la corretta esecuzione tecnica o le innumerevoli pause permesse dal gps.
Viceversa, quanto più la foto straniera riesce a trasmettere le emozioni di una faccia sudata e stravolta, immortalata nel bel mezzo di un lavoro, quanto più si ricevono congratulazioni e sproni.
Non importa quanto tu sia sovrappeso o che la tua agilità sia pari ad un elefante, conta il sorriso e la convinzione di aver fatto bene le cose aldilà del responso cronometrico…
Sostanza contro apparenza? visione “estetica” contro il solido “pragmatismo”?
Sono due aspetti dell’approccio sportivo derivati da culture millenarie che alle spalle hanno forgiato ambienti e persone: una visione mediterranea, esteriore ed estetica condita da opportunismo contrapposta alla concretezza e razionalità anglosassone?
Definire il migliore non è nostro compito, sono ambedue gli specchi fedeli e reali di come viene vissuto e metabolizzato lo sport di massa, non ce ne facciamo giudici e censori: ci piacciono entrambi.