Nelle grandi imprese sportive c’è sempre un solo risultato soddisfacente al 100%. La vita è fatta così, ti sorprende e ti entusiasma in misura dello sforzo profuso per raggiungere quel traguardo.
Le storie che portano a certi traguardi hanno trovato un posto nella memoria perché gli interpreti hanno saputo tenere la barra dritta e credere in ciò che facevano, moderando la sensibilità ai cambiamenti e la consapevolezza nel progetto che avevano avviato.
Non sono stati solo dei sognatori, ma hanno capito che la strada può cambiare rotta secondo gli incontri che facevano lungo di essa.
Gli arrivi di ieri alla Maratona di Firenze ne sono la prova provata, vicende di atleti che hanno capito che se un percorso faticoso è condiviso con altri può far meno male.
Poco conta quanto ci hai messo, il metro della valutazione di quel grado si soddisfazione di cui parlavamo all’inizio sei solo tu.
Non essere troppo severi con sé stessi è necessario, così come pretendere sempre il meglio è funzionale alla propria realizzazione.
Sono contento di leggere i post del lunedì mattina, i pensieri di tanti amici che “usano” lo sport per tirare fuori il meglio.
Diventano esemplari, fungono da volano per chi deve prendere una decisione.
Non è presunzione quella di sentirsi forti dopo una maratona chiusa oltre le quattro ore, anzi.
Prima di giudicare, definire i limiti dello sport fatto secondo uno standard inarrivabile, pensate alla vita degli altri. Provate a mettervi nelle loro scarpe almeno per un giorno.
Io ho un amico che per un incidente sul lavoro ha rischiato danni fisici importanti. Ci sono voluti mesi di fisioterapia e cure lente, ma Alfredo (nella foto di apertura) ieri ha coronato il suo sogno, diventando un maratoneta, ridando brillantezza alla sua passione.
Un esempio in mezzo a tanti come lui che nello sport riversano speranze e nevrosi, sogni e concretezze quotidiane.
Non ci dimentichiamo che il nostro mondo, la nostra passione è fatta da gente come noi, che non si accontenta troppo facilmente e nel contempo è consapevole che il traguardo della domenica è solo un pezzo delle mille strade percorse nella vita di tutti i giorni.
Siete stati bravissimi.