Oggi non finisce piĆ¹ nulla

Ve la ricordate la fine di Lady Oscar? E di Candy Candy? Io mi ricordo perfino la tragica fine di Remi, ero in lacrime, davanti al Telefunken 32 pollici a colori di casa, mentre la nave della mamma di Remi salpava verso un addio insostenibile e conclusivo.

Abbiamo resistito alla fine di tutte le serie tv degli anni 70 e 80. Da Mork e Mindy passando per I Sopravvissuti fino a Orzowei. La cosa che piĆ¹ contava era che, ad ogni inizio, corrispondeva una conclusione, certa e narrativamente risolutoria.

Oggi non finisce piĆ¹ nulla. Dai romanzi rosa di Giulia, scritti da Ann Todd, che giĆ  dal titolo ti dovrebbero far capire che finiranno, forseā€¦ā€Afterā€ 1 -2 – 3- 4 – 5 edizioni, fino ai gialli di autrici svedesi che si perdono tra foreste e serial killer.

Qualcuno ha scritto che ĆØ la fine della fine, che non arriveremo piĆ¹ allā€™ultimo brano del disco, con Spotify che ci alimenta un Jukebox infinito. Un tempo compravi il nuovo LP, CD, Cassetta e assaporavi ogni brano, la copertina, le foto in studio i testi e basta, era sufficente fino alla produzione succesisva, nuova e ancora nutriente.

Non cā€™ĆØ piĆ¹ la fine dei programmi in TV, con un servizio on demand che ti fa stare acceso sul divano per intere domeniche, trascorse senza fare nulla, Ā sonnolente, e mangerecce, di quelle da ancora in pigiama a giĆ  in pigiama.

Un tempo ti compravi un telefono e ci arrivavi a fine vita del dispositivo, oggi sei sotto sequestro di un operatore che te lo aggancia ad un abbonamento o a una fatturazione dati, che al momento della scadenza rilancia e rinnova il capestro fino a fine mai. Idem con la tua automobile.

Siamo la generazione del servizio che ti crei tu, o almeno cosƬ ti fanno credere. Sei seduto su un trono che ĆØ proprio di spade, attento a come ti muovi, sperando che finisca presto, ma ovviamente ĆØ giĆ  pronta una nuova serie, a te non resta che rimanere sempre acceso, fino alla fine, se mai arriverĆ .

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso