Il tempo di morire…

Il mercoledì è il giorno della sveglia all’alba. Te lo sei messo in testa e su file. Lo hai assunto a momento costruttivo, potresti sfruttare altri tempi della giornata, ora che a pranzo si sta benissimo. No, tu dopo tanti anni  hai di nuovo scelto la quiete delle primi luci dell’alba. Il silenzio energetico. Orbiti su giri fissi, Città Giardino a Montesacro è un gioiello. Un anello di 2km perfetto, con variazione di pendenza quanto basta per far alzare gambe e pulsazioni.

Stamane c’era questo da fare:

Sei alla prima settimana di scarico delle 4 previste su un programma di 12 settimane. Che fatica anche solo pensare a tutti sti incastri. Vedi il file e pensi sempre a quel RIP, non ci pensare e vedilo solo per quello che è, il riposo appunto.

10×300, metri ti fanno sentire bello e veloce, non ti danno il tempo di morire tra le tue braccia così… li inanelli felice e sicuro. Li conti togliendo secondi ad ogni ripetuta e pensi, ma tu sei solo a 3km totali e pensa a chi si fa un lungo anche andando più veloce di quanto stai facendo tu. Non ce pensà. Spingi ancora un giro e guarda intorno a te la città che si veglia.

6.45 fine lavoro, stacchi la musica, togli le cuffie, prendi le chiavi e riparte la giostra.

Bello correre, veloci, come sai.

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso